“Il Terzo settore necessita di forme concrete e urgenti di sostegno per consentire ai volontari e agli operatori, in questa fase emergenziale e dopo, di operare in sicurezza e garantire la sopravvivenza di quel privato sociale che tutto il mondo ammira”. Lo affermano in una nota congiunta alcune organizzazioni del Terzo settore, dopo la videoconferenza tra il presidente dell’Ail, Sergio Amadori, e il sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali, Stanislao Di Piazza. Un’occasione durante la quale è stato presentato al Governo un documento di interventi urgenti per “dare respiro economico agli enti, alle associazioni e alle organizzazioni del Terzo settore attraverso una gestione intelligente delle risorse, e garantire quindi la sopravvivenza del privato sociale”. Cinque le proposte, tra le quali quella di misure di sostegno finanziario attraverso l’istituzione di fondi per la copertura delle perdite economiche dovute alla pandemia. “Necessario lo sblocco dei fondi rotativi di sistema e la creazione di un finanziamento a fondo perduto che assista le organizzazioni non profit”. Secondo le organizzazioni, occorre lo sblocco delle somme del 5 per mille. “Urgente entro il mese di giugno erogare il 5 per mille 2018 e 2019, quasi un miliardo di euro già in bilancio”. Richiesto anche il potenziamento del Servizio civile universale attraverso lo stanziamento di risorse per mobilitare 80mila giovani che nell’ultimo bando non hanno trovato posto per fare servizio di volontario. “Serve reperire quindi 400 milioni di risorse aggiuntive ed emanare un bando con procedure straordinarie”.
Il sottosegretario Di Piazza ha riferito di accogliere le richieste delle associazioni. “A riprova della sensibilità del Governo su questo fronte, il presidente del Consiglio dovrà convocare a breve la cabina di regia dedicata al Terzo settore”.