“Viviamo da risorti, apriamoci ad accogliere i più deboli e poveri, ci sia maggiore fraternità e solidarietà tra di noi. Portiamo resurrezione ovunque, lasciamo correre questa buona e bella notizia nella nostra esistenza di cristiani”. Lo ha detto mons. Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme, che nella cattedrale lametina ha presieduto, senza concorso di popolo, la messa nel giorno di Pasqua, trasmessa in streaming sui media diocesani. “L’uomo desidera toccare con mano e poter padroneggiare tutto – ha detto il presule –, salvo verificare che basta quasi niente per renderlo timoroso e pauroso, basta un virus incredibile che mette sotto scacco il nostro mondo. Oggi però il nostro cuore è invitato a fare festa, perché Gesù è veramente risorto”. Commentando il brano evangelico, mons. Schillaci ha invitato i fedeli a “correre al sepolcro con la fede che nasce dall’amore, e che permette di guardare oltre”. “Malgrado il peso di questi giorni – ha proseguito il vescovo – la resurrezione di Cristo è l’evento che ci permette di leggere tutto quello che stiamo vivendo oggi, perché il Cristo risorto è l’autentica intelligenza della fede”. Per questa fede, “vale la pena amare e salvare vite come stanno facendo tanti”.