“La Pasqua è il giorno più importante per noi cristiani, sta al centro della vita di fede ed è sempre occasione per fare gli auguri a tutti e a ognuno”: lo afferma il vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, mons. Ciro Fanelli, in un video messaggio per la Pasqua diffuso tramite il sito e i canali social della diocesi. “Mi viene in mente il Vangelo di Giovanni, quando ci racconta la corsa al sepolcro vuoto da parte di Giovanni, il giovane, e Pietro, l’apostolo un po’ più attempato – prosegue il presule –. Il giovane corre e precede Pietro. Giunge davanti al sepolcro vuoto e si ferma perché Pietro possa entrarvi. Questa immagine è densa di significati”. Tre sono gli spunti che mons. Fanelli propone nel discorso augurale ai fedeli della diocesi, ispirati ad altrettante azioni di Pietro e Giovanni: “Il correre deve contraddistinguerci come discepoli di Gesù. Si corre con le gambe – e ci auguriamo alla fine della pandemia di poter correre fisicamente – ma soprattutto con il cuore, amando il Signore. Solo se lo amiamo come ‘il vivente’ possiamo amare gli altri. È un’illusione amare gli altri senza avere nel cuore la carità che ci dona Gesù. Poi, bisogna sapersi fermare nella vita. Ci sono precedenze da dare: Giovanni sa darla a Pietro. Egli entra e vedono i segni della risurrezione, della vittoria di Gesù sul peccato e sulla morte”. Infine, “tornano dagli altri pieni di luce e di gioia. Vi auguro di saper correre e di sapervi fermare per tornare, pieni di luce e amore, dicendo con le parole e la vita che Gesù è veramente risorto” conclude il vescovo di Melfi.
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