“Resuscitiamo la speranza. Decidiamoci di muovere incontro a Cristo sul serio. Se vogliamo diventare segni luminosi ed esemplari di Cristo, specchiamoci in lui, imitiamolo. Rinvigoriamo la nostra fede, la nostra speranza, che oggi è medicina più di ogni altro periodo della storia”. Lo ha detto mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, che ha presieduto la messa di Pasqua nella chiesa dell’Immacolata, nel capoluogo catanzarese. “È faticoso celebrare Pasqua in questo momento in cui, chiusi in casa, siamo paurosi di contrarre il coronavirus, è difficile celebrare la domenica di Pasqua nel venerdì di passione che stiamo vivendo – ha affermato –. Però dobbiamo imparare a leggere la nostra storia alla luce della fede”. “Il Signore continua a dirci di non avere paura, perché egli è con noi – ha sottolineato l’arcivescovo –, pronto a rialzarci se cadiamo, ad illuminare anche la storia di questi poveri giorni della pandemia”. Il presule ha richiamato le figure principali del Vangelo giovanneo della Resurrezione, evidenziando che “la fede pasquale degli apostoli e della Chiesa primitiva ha generato la nostra fede. Gli occhi della fede vedono credendo”. Da qui l’invito: “Rinnoviamo la nostra fede nel Signore, così da credere nel bene, nel futuro, nelle persone, nella fraternità umana”. Al termine della celebrazione, sul sagrato della chiesa, mons. Bertolone ha benedetto la città di Catanzaro e la diocesi.