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Coronavirus Covid-19: Paesi Bassi, la “rete d’amore” e la “banca del cibo” della diocesi di Rotterdam

Una “rete di amore” intessuta con una grande varietà di “azioni creative” è quella che si è creata nella diocesi di Rotterdam. La parrocchia di San Giovanni, che raggruppa cinque diverse comunità, in solidarietà ai coltivatori di tulipani della zona ha acquistato una partita di 200 mazzi di tulipani, che poi un gruppo di volontari ha distribuito nelle case con gli auguri pasquali. L’iniziativa è partita da un assistente pastorale, Rob Lijesen, che così ha spiegato: “Quando abbiamo avuto difficoltà a Rotterdam, i coltivatori di bulbi ci hanno sempre aiutato. Ora che stanno lottando, dimostriamo il nostro sostegno con un gesto”. È continuata, inoltre, in via digitale la campagna di solidarietà quaresimale che era stata lanciata per sostenere l’istruzione professionale e l’imprenditorialità nei Paesi in via di sviluppo. A questo si è affiancato il progetto di Jos Schalwijk di raccogliere strumenti di lavoro da inviare in Africa, insieme ai soldi: “Ora che molte attività sono ferme a causa del coronavirus, le persone si dedicano a mettere in ordine”. Così in una ferramenta è stato posto uno scatolone per raccogliere tutti gli attrezzi dismessi. “Sta andando bene”, il commento. Un’altra iniziativa è la banca del cibo: le chiese sono aperte per la preghiera e le collette di cibo sono una attività ricorrente. È ancora Rob Lijesen che ad esempio ha chiesto frutta ai parrocchiani: “Siamo riusciti a riempire una sessantina di borse di frutta” che poi sono state distribuite. “È nel dna delle comunità dare per gli altri che hanno meno. E i parrocchiani, che hanno poco, danno se stessi”.

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