“Custodire il dono della pace, affidando a Maria tutte le persone che ancora soffrono per la pandemia”. È un passaggio della preghiera con cui si è introdotta la recita dell’Angelus, dalla Santa Casa di Loreto. A guidarla è stato mons. Fabio Dal Cin, arcivescovo e delegato pontificio di Loreto. Subito dopo, la recita del Rosario, con i misteri gloriosi, e la supplica alla Madonna di Loreto: “O Vergine Maria, come sei uscita dalla tua casa per portare conforto alla cugina Elisabetta, visita le nostre case e i luoghi di sofferenza. In questo tempo di incertezza e di forte preoccupazione, portaci la tua materna consolazione. Ti affidiamo gli ammalati e le loro famiglie, gli anziani e le persone sole. Accogli tra le tue braccia i defunti e conforta i loro familiari. Sostieni i medici, gli operatori sanitari e quanti lavorano per il bene e la sicurezza di tutti. Aiutaci a svolgere il nostro compito con responsabilità, con spirito di adattamento e solidarietà. Liberaci dalla pandemia che ci sta colpendo, affinché possiamo tornare sereni alle nostre consuete occupazioni e lodarti e ringraziarti con cuore rinnovato. Allontana da noi ogni male e accompagnaci nel pellegrinaggio verso la Pasqua di tuo figlio Gesù, perché in Lui si rinsaldi la nostra fede, si ravvivi la speranza, si rafforzi la carità”.