“Milano come Seoul, Montreal, Copenaghen. E i venditori di Scarp de’ tenis, come i loro colleghi di The Big Issue Korea, de L’itineraire e di Hus Forbi. Non ha fatto distinzioni il Covid-19. Non ha fatto sconti e non ha guardato in faccia nessuno. Per i venditori dei giornali di strada di Milano, come delle altre città del mondo colpite dal coronavirus, la strada si è fatta improvvisamente buia. Quella strada che è sempre stata invece incontro, relazione, e soprattutto lavoro”. Lo scrive Stefano Lampertico, direttore della rivista di strada promossa dalla Caritas, nel nuovo numero di aprile che, per ragioni contingenti, esce in formato digitale. Il numero completo in pdf di Scarp de’ tenis di aprile si può infatti acquistare su www.social-shop.it. Il ricavato delle vendite, specifica Lampertico, “verrà lasciato ai nostri venditori, che come sapete non possono lavorare in questa situazione di grande difficoltà per tutti”. “Scarp e i suoi venditori stanno subendo effetti pesanti. Non solo a Milano, ma anche nelle altre città d’Italia in cui siamo presenti, come Torino, Genova, Venezia, Vicenza, Verona, Cremona, Varese, Como, Rimini, Firenze, Napoli. Le ordinanze e il senso di responsabilità impediscono ai nostri venditori di poter proporre l’acquisto del giornale”.
Il direttore aggiunge: “Le messe, nelle parrocchie che ogni domenica con grande generosità ci ospitano, sono sospese. E per i venditori, in gran parte homeless o persone che hanno alle spalle storie di disagio e di grave emarginazione, è un brutto colpo. La vendita del giornale, e il reddito che ne deriva, per molti di loro è l’unica entrata. Per questo motivo, e fino a quando l’emergenza non rientrerà, proporremo Scarp de’ tenis in forma digitale sul nostro canale digitale www.social-shop.it”. “In tantissimi ci hanno dimostrato il loro affetto e manifestato il loro sostegno acquistando il numero di marzo, sottoscrivendo un abbonamento o lasciando una piccola donazione. Il numero che state per leggere – afferma Lampertico – è il frutto del lavoro in smart working della redazione. Vi proponiamo un numero speciale che racconta la solidarietà e la carità al tempo del coronavirus. Ci sono tante belle storie, spaccato dell’Italia che non smette di stare al fianco dei poveri”.