Prosegue la raccolta fondi della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia per l’emergenza Covid-19. Tre priorità: acquisto di beni primari e distribuzione di dispositivi sanitari, interventi di emergenza in campi di migranti ad alto rischio di contagio, sostegno alla prevenzione. “Chiediamo aiuto – spiega in una nota diffusa oggi il presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Luca Maria Negro – per continuare l’azione di primo intervento di distribuzione di dispositivi sanitari presso case di riposo, presidi sanitari, ospedali che ne abbiano ancora bisogno. Al tempo stesso intendiamo distribuire pacchi alimentari a individui e famiglie in gravi difficoltà e che il sistema pubblico fatica a raggiungere”.
Un secondo filone d’intervento prevede il sostegno a progetti di smantellamento dei campi degli immigrati impegnati nell’agricoltura stagionale. D’intesa con le autorità locali, gli operatori della Fcei stanno lavorando a un grande progetto di ricollocazione nell’area di Gioia Tauro, eliminando così luoghi insani e ad alto rischio per la salute pubblica.
Infine, la terza priorità riguarda i programmi di monitoraggio della pandemia e il sostegno a campagne informative e di sensibilizzazione. “Anche se i dati mostrano una situazione in miglioramento, infatti, non possiamo ignorare il rischio di colpi di coda e ondate di ritorno, per questo sentiamo il dovere di sostenere anche chi svolge azioni di monitoraggio come l’Osservatorio di medicina semocratica a Milano”, spiega il pastore Negro. “Ringraziando sin d’ora le chiese, le fondazioni e gli individui che aderiranno al nostro appello, ribadiamo il nostro impegno a concentrare gli interventi in un’azione a favore dei soggetti più deboli e vulnerabili. Evangelicamente, mettiamo gli ultimi al primo posto”.