“Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Una lotta che abbiamo visto in queste settimane, entrare nelle nostre case, strapparci persone care, rivelare la nostra fragilità. Si è combattuto in tanti luoghi di assistenza e in realtà ci ha coinvolto tutti”. Lo ha detto l’arcivescovo di Bologna, il card. Matteo Zuppi, nell’omelia della Messa celebrata ieri al santuario della Beata Vergine di San Luca, senza la partecipazione dei fedeli. Davanti alla Sacra Immagine della Madonna sono stati deposti i nomi di quanti sono morti in queste settimane e vi è stata la supplica dell’arcivescovo. “I nomi, non i numeri – ha spiegato il porporato -, perché per una madre ognuno è lui, è il mio figlio, e non accetterà mai che sia perduto nell’anonimato. E guai ad una città e una patria che accettano per chiunque che questo avvenga! Ne andrebbe del suo umanesimo e del suo livello di vita”.
Al termine della Messa, l’immagine della Madonna è uscita per benedire tutta la diocesi in tre momenti: la città, la pianura e la montagna. La benedizione è stata accompagnata dal lancio di razzi colorati visibili da tutte le direzioni. Era presente anche il sindaco di Bologna, Virginio Merola. “Chiediamo alla Vergine di San Luca, a cui affidiamo noi tutti, le nostre città e paesi, il mondo intero – ha aggiunto il cardinale -, di benedirci, di benedire ogni persona, le nostre comunità, le nostre famiglie, i più soli e fragili, quelli che hanno sperimentato la durezza del male e che hanno bisogno di certezze e di speranza”. E, infine, “chiediamo di non abituarci mai all’isolamento e di costruire una solidarietà sempre più consapevole”.