“Stentiamo a credere che oggi sia Pasqua, mentre siamo costretti in casa, con gli ospedali pieni di malati e con l’ombra della morte che, purtroppo, vaga anche intono a noi. Eppure, in questo dramma che non sembra aver fine, osiamo pronunciare il grido profondo e gioioso della nostra fede: ‘Il Signore è risorto!’”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nell’omelia della messa di Pasqua, nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, vuota, al tempo del coronavirus. La celebrazione eucaristica è stata trasmessa in diretta da Umbria Tv, Umbria Radio InBlu e sui social ecclesiali. “Mi hanno molto impressionato il Venerdì Santo le testimonianze della stazioni della Via Crucis presieduta da Papa Francesco”, ha rivelato il porporato: “Quante storie di dolore e di sofferenza! Storie di vita drammatiche, segnate dalla presenza del dolore e della devastazione fisica e morale. Ma, alla fine, il bene è prevalso. L’opera dello Spirito ha trasformato l’esistenza di tante persone: la croce – come ha scritto il sacerdote calunniato – ha illuminato la sua vita e spalancato la via della risurrezione. La resurrezione è un fatto reale, molti di noi ne fanno esperienza nel corso della loro esistenza, e tutti ne vivremo appieno la realtà nel giorno ultimo del Signore”. “In questo giorno santo, non possiamo però non volgere lo sguardo sull’umanità sofferente”, ha proseguito Bassetti: “La lontananza fisica non sia un ostacolo per la nostra celebrazione, che deve essere sempre una lode di comunione e di condivisione”, l’auspicio. “Giunga la gioia del Signore risorto nelle vostre case, dove vi trovate in famiglia o in solitudine”, gli auguri pasquali del cardinale: “Giunga la forza dello Spirito in quanti operano in aiuto dei fratelli ammalati o sofferenti. Risplenda per i nostri defunti la luce del Signore risorto”.