Il male viene sconfitto dall’umiltà. È l’insegnamento fondamentale, che viene dal racconto della Passione di Gesù Cristo. Lo ha sottolineato, ieri pomeriggio, il patriarca di Venezia, mons. Francesco nell’omelia della liturgia del Venerdì Santo, celebrata nella basilica di San Marco a Venezia.
“Siamo al cuore del triduo pasquale – ha evidenziato il presule Moraglia – perché la risurrezione è contenuta nella croce. Questi sono i giorni più tristi per Satana, perché qui si concretizza la sua sconfitta. Satana è stato infatti sconfitto nell’umiltà: l’ultima cosa che il demonio non riesce a fare è compiere un atto di umiltà. Dio perciò sconfigge Satana mostrandogli come, nell’umanità del Figlio, è possibile l’umiltà. E noi siamo all’interno della risurrezione quando cogliamo il senso vero della croce, che è l’umiltà”.
L’umiltà, ha sottolineato mons. Moraglia, “è la strategia di Dio, ma ne è anche l’atteggiamento fondamentale perché l’umiltà è propria di chi è onnipotente”. In questo senso la passione di Cristo è anche il giudizio di Dio sul mondo: “È dalla croce che Dio giudica il mondo”, nell’umiltà assoluta.