“Auguro ai malati di guarire. Auguro ai medici e agli infermieri di farcela e, presto, di potersi riposare. Auguro a chi ha avuto lutti in famiglia o in comunità di poter presto celebrare degnamente il loro ricordo. Auguro alle famiglie di uscire dalla quarantena più unite di prima”. Lo scrive il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, nel messaggio per la Pasqua. “Auguro ai responsabili delle istituzioni di riconoscere quanto han fatto insieme, e di non dividersi in polemiche sterili. Auguro ai sacerdoti di poter celebrare belle domeniche con le loro comunità – continua il presule –. Auguro ai bambini di giocare tranquilli. Auguro ai mass-media di poterci raccontare tante buone notizie. Auguro alle imprese di avere tanto lavoro. Auguro ai più deboli di non venire dimenticati”. Consapevole che “non sarà facile realizzare presto tutti questi auspici”, il presule augura a tutti di “non dimenticare, di riflettere ancora nel silenzio, di invocare lo Spirito perché ci dia luce sul nostro futuro, di imparare la lezione, di osare cambiare ciò che va cambiato”. Sarà, quindi, secondo il vescovo, “una Pasqua gravida di risurrezione e di gioia”, che “riempie i nostri cuori di più sospirati e maturi ‘Alleluia’”.