“L’atteggiamento giusto, adeguato, per il cristiano che crede nella Risurrezione di Cristo” è quello di essere “sorpresi da un’alba diversa, l’alba di un giorno nuovo, l’alba di un giorno dove Cristo vive per sempre e comunica a noi la sua vita nuova”. Lo ha scritto il vescovo dei Albenga-Imperia, mons. Guglielmo Borghetti, nel messaggio per le festività pasquali inviato alla diocesi.
Richiamando le parole pronunciate da Papa Francesco nella Veglia pasquale del 2017 – “Lasciamoci sorprendere da quest’alba diversa, lasciamoci sorprendere dalla novità che solo Cristo può dare” −, mons. Borghetti osserva che “la nostalgia di un’alba diversa ha attraversato i secoli, l’attesa di una novità che solo Cristo ci può dare pervade le stagioni della storia umana; ecco, adesso è spuntata quest’alba, è il mattino della Pasqua di Risurrezione”.
In questo periodo, prosegue, “stiamo attendendo per il nostro Paese ed il mondo intero l’alba nuova del giorno in cui ci verrà annunciato che il microscopico e terribile virus che ci assale è sconfitto ed abbiamo trovato l’arma per difenderci da esso nel futuro”. “Quanta attesa! Quanti sacrifici e quante difficoltà per i nostri ragazzi, i nostri anziani, il nostro personale sanitario stremato e pur sempre appassionatamente in azione! Quanti problemi per il mondo del lavoro e la nostra economia”, rileva il vescovo, riconoscendo che “abbiamo ‘fatto quaresima’ eccome! Se abbiamo bisogno dell’alba di questo giorno, quanto più abbiamo bisogno dell’alba del ‘giorno che ha fatto il Signore’”. “La Pasqua di Risurrezione – aggiunge – apre orizzonti di eternità; il palpito della vita di Gesù Risorto ricevuto in dono ci permette di vivere come germogli di una nuova umanità capace di potenziare il suo impegno per un mondo rinnovato dall’amore”. E se “ci attendono tempi di operosità saggia per ricostruire le relazioni sociali, le dinamiche politiche ed economiche”, per mons. Borghetti “questa pandemia ci può insegnare tante cose, se letta alla luce della fede; noi siamo fiduciosi che veramente l’alba di un giorno nuovo è vicina”. Il vescovo rivolge “un caro augurio per una Pasqua di Risurrezione a tutti”. “Non vedo l’ora che il Signore ci liberi da questa pandemia e ci aiuti a sostenere le conseguenze negative che produce”, sicuro che “la promessa di Gesù ‘Io sono con voi’ ci fa stare in piedi, eretti, con speranza, confidando che il Dio buono è già al lavoro per realizzare ciò che umanamente pare impossibile”. “Lasciamoci sorprendere volentieri da quest’alba diversa”, l’esortazione conclusiva.