“Stiamo vivendo una Quaresima sconvolgente e speciale, di cui, al di là della data rituale della Pasqua (12 aprile), ci pare di non vederne il termine. Vorrei subito assicurarvi che, comunque sia il percorso del tempo, la Pasqua arriverà, e sarà Risurrezione”. Lo scrive l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Franco Moscone, nel suo messaggio per la Pasqua. “La Quaresima è tempo provvisorio, anche se chiede un percorso lungo per la nostra percezione psicologica e spirituale, mentre la Pasqua è definitiva e stabile. Non lasciamoci prendere dall’angoscia: il Signore ci chiama ed accompagna alla Risurrezione anche nella stagione segnata dalla pandemia del coronavirus!”. Dal presule un riferimento alle messe senza “concorso di popolo”: “Ci potranno mancare momentaneamente i riti santi e gli stessi Sacramenti dell’Eucaristia e della Riconciliazione – evidenzia l’arcivescovo −, ma di certo non ci mancherà mai la comunione e la Carità, che sono il distintivo del discepolo-missionario del Signore e che dicono il nome e la presenza stessa di Dio in mezzo a noi, in ogni circostanza e situazione”. Nelle parole di mons. Moscone, la consapevolezza che l’emergenza sanitaria per il Coronavirus è “un’esperienza di forte e cruda precarietà”. Il suo incoraggiamento è a “farci ‘preghiera’ per l’intera umanità, e viviamo il senso di ‘precarietà'”. “Saremo Carità, che ‘di tutte è la più grande virtù’ e collaboreremo a ‘completare quanto manca alla Passione di Cristo’ che stiamo contemplando nel dramma imposto dalla pandemia”.