“La paura è l’esperienza che viviamo nell’imminenza di un male che non possiamo evitare; la speranza è la certezza di un bene futuro ma raggiungibile”. Lo scrive il vescovo di Ozieri, mons. Corrado Melis, nel suo messaggio per la Pasqua, pubblicato dal settimanale diocesano “Voce del Logudoro”. “Una Pasqua unica e speciale quella che siamo chiamati a vivere quest’anno, in una modalità inedita – aggiunge il presule –, ci voleva un minuscolo virus con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico per scrivere una nuova pagina di storia del mondo”. Il vescovo ribadisce poi che “il coronavirus ci ha reso coscienti che siamo tutti sulla stessa barca e il mondo non sarà più lo stesso”. E sostiene che “sarà la volta buona in cui troveremo la volontà e la forza di costruite un mondo nuovo”. La consapevolezza di mons. Melis è che “la prospettiva di un domani che deve essere diverso dal passato oggi si impone con forza”. Quindi, l’invito a “chiederci verso quale direzione orientare il cambiamento”. E il suggerimento è quello di seguire l’esortazione di Papa Francesco a “volgere lo sguardo verso il Padre che ci ama sempre e soprattutto verso la croce”. “Cambieranno necessariamente i comportamenti individuali, il nostro modo di vivere, di pensare al lavoro, alla famiglia, alla politica, all’economia. Abbiamo la possibilità di tornare all’essenziale”.