Una grande rete di preghiera degli ordini contemplativi per ottenere guarigione e conforto per quanti soffrono a causa del Covid-19. È l’iniziativa lanciata dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), che fa seguito allo stanziamento di 5 milioni di euro per progetti specifici e all’appello ai propri benefattori affinché venisse affidata ai sacerdoti perseguitati la celebrazione di messe per la liberazione dal contagio. La risposta non si è fatta attendere. In due giorni 35 comunità, di cui tre maschili, hanno risposto all’appello di Acs. Si tratta di comunità carmelitane, benedettine, clarisse, domenicane, redentoriste, visitandine e altre ancora di diversi Paesi, dal Madagascar al Perù, dalla Bosnia al Venezuela, passando per Togo, Ucraina, Sri Lanka; altre comunità stanno aderendo in queste ore. “Si tratta di una grande rete internazionale di preghiera, costantemente attiva anche se lontana dai riflettori, ma che oggi intensifica la propria preghiera di intercessione per ottenere la liberazione da questa pandemia che causa molti lutti e sofferenze e che ostacola anche la normale attività ecclesiale”, commenta Alessandro Monteduro, direttore di Acs Italia.