“Vogliamo garantire la massima continuità di presa in carico e di supporto a pazienti e famiglie che per la tipologia del loro bisogno sono fragili e potrebbero trovarsi in grave difficoltà a gestire anche la ordinaria quotidianità”. Laura Villa, referente per l’autismo della “Nostra Famiglia”, spiega che i bambini con le loro famiglie stanno sperimentando una nuova modalità di presa in carico a distanza: grazie alla tecnologia, con la massima discrezione possibile, gli operatori entrano nelle loro case, per non lasciarli soli e per garantire il diritto alla salute e alle cure. In particolare, presso i centri lombardi dell’associazione (Lecco, Bosisio Parini, Ponte Lambro, Como, Castiglione, Carate Brianza e Sesto San Giovanni) prosegue il progetto Noah (New organization for autism healthcare), modello organizzativo attivo da quattro anni che intende far fronte al bisogno clinico e riabilitativo dei bambini con disturbo dello spettro autistico e dei loro familiari: per una migliore gestione dell’emergenza, sono state create presso i Centri delle mini équipe smart, in costante contatto tra loro e sotto la supervisione del Polo di Bosisio Parini. “In considerazione della loro gravità, pervasività e cronicità, i disturbi dello spettro autistico determinano – in seguito all’interruzione di una routine educativa e riabilitativa – una serie di fatiche aggiuntive per la ricerca di un adattamento così diverso nei tempi e nei contenuti della giornata”, spiega Villa. Da due settimane è attiva la gestione in remoto per 234 pazienti ambulatoriali: il tutto in costante confronto e collaborazione con i genitori, con i quali sono stati effettuati 554 colloqui. Coinvolto anche il personale scolastico. Per le situazioni di maggiore fragilità e complessità, è operativo anche di un supporto psicologico ed educativo specializzato.