Facendo seguito al comunicato emesso dall’Ucs della Cei col quale si invitano le diocesi italiane ad attivarsi per l’attuazione delle disposizioni governative in materia di coronavirus Covid-19, la diocesi di Teramo-Atri comunica a tutte le parrocchie che la domenica e per i giorni feriali successivi e fino a nuova comunicazione sono sospese le messe con la presenza dei fedeli, mentre il vescovo e i sacerdoti continueranno a celebrare a porte chiuse senza il popolo applicando “pro populo”. La decisione, assunta in accordo con la Cei, si è resa necessaria dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto presidente del Consiglio dei ministri con il quale si vuol definire il quadro degli interventi per arginare il rischio del contagio da Covid-19 ed evitare un peggioramento della situazione. “Il disagio e la sofferenza del Paese è anche la sofferenza di tutta la Chiesa”, scrive mons. Lorenzo Leuzzi nel comunicato diramato ieri sera – e distribuito in tutte le parrocchie della diocesi – nel quale invita sacerdoti, religiosi, religiose e laici a continuare a tessere con passione i rapporti con la comunità civile e ad assicurare la vicinanza nella preghiera a tutti coloro che sono in difficoltà a causa dell’attuale situazione. “I medici, gli operatori sanitari e quanti avvertono con crescente preoccupazione le pesanti conseguenze di questa crisi sul piano lavorativo ed economico si sentano custoditi dalla nostra preghiera quotidiana”, prosegue il vescovo di Termo-Atri, che aggiunge: “La mancanza della celebrazione eucaristica comunitaria deve portarci a riscoprire momenti di preghiera in famiglia, genitori e figli insieme, la meditazione della Parola di Dio di ogni giorno, gesti di carità e rinvigorire affetti e relazioni che la vita quotidiana di solito rende meno intensi”. Mons. Leuzzi chiede a tutti i fedeli la preghiera, “Continuano a camminare, Dio non ci abbandona”.