“Santissimo Redentore, ci affidiamo a Te; guarda soprattutto i nostri fratelli più fragili, gli anziani, i bambini; donaci di vivere questo periodo di sofferenza e di prova con coraggio, responsabilità, solidarietà…”: inizia così la preghiera al Santissimo Redentore composta dal patriarca di Venezia Francesco Moraglia in questo momento segnato dall’emergenza coronavirus. “Affidiamo a Te i nostri beni spirituali e materiali – continua la preghiera -, le nostre attività che ci consentono di vivere insieme ai nostri familiari con dignità e onestà. Rendici saggi e generosi nell’affrontare le sofferenze di un male insidioso ed invisibile, che oggi le scienze mediche, con le loro sole forze, non riescono ancora a debellare. Illumina le menti e guida la ricerca! Santissimo Redentore, guarda la sofferenza dei nostri malati e i nostri timori, proteggi gli anziani e i bambini, sostieni quanti, in prima linea, combattono il male: medici, infermieri, volontari e, infine, quanti sono chiamati a prendere le decisioni che riguardano il bene comune. O Santissimo Redentore, non lasciarci soli, fa che presto possiamo ritornare a celebrare l’Eucaristia riscoprendo il primato della domenica, giorno a Te dedicato”. “Santissimo Redentore – conclude il patriarca – per la intercessione della Madonna della Salute, tua e nostra tenerissima Madre, donaci di crescere nel Tuo amore; tutto il resto sarà semplice conseguenza. Benedici l’amata città di Venezia, le care terre Venete e tutti coloro che vi abitano”.