“Camminiamo uniti per non smarrirci, provvisti della fede in Dio che riscatta, protegge e lenisce le ferite del nostro corpo e del nostro spirito”: è l’esortazione contenuta nella lettera che mons. Sergio Melillo, vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia, ha indirizzato ai fedeli della diocesi alla luce della diffusione sul territorio nazionale del coronavirus Covid-19. Nel testo il vescovo ricorda “i fratelli sacerdoti, parroci, le religiose e tanti che si stanno dedicando con passione a chi vive tra le difficoltà: medici, operatori sanitari, forze dell’ordine, volontari, uomini e donne, famiglie e associazioni… Abbiamo per tutti loro parole di gratitudine, di incoraggiamento e di preghiera!”. Nel testo mons. Melillo non manca di ribadire l’osservanza “in modo puntuale di tutte le mie indicazioni già comunicate dai vostri parroci. Vi rassicuro che saranno comunicate tempestivamente tutte le eventuali indicazione che dovessero pervenire dalla Cei”. Forte l’invito del vescovo a usare “gli strumenti comunicativi (i social, ad esempio) che sono uno mezzo opportuno per l’evangelizzazione, una possibilità per non isolarsi nella paura… Chi ha queste abilità deve creare una sorta di ‘monastero invisibile’ per pregare e comunicare. Vi chiedo, in modo particolare nei venerdì Quaresima, di offrire il digiuno e la preghiera al Signore in famiglia, il Rosario e l’esercizio della Via Crucis. Intensifichiamo la visita privata al SS.mo Sacramento e la devozione alle “sante Spine” di Gesù che ci mostrano i segni di una passione che rimanda alla resurrezione! Inoltre, invito tutte le persone anziane e non solo, con problemi di salute, a restare in casa offrendo le loro sofferenze e la loro preghiera”.