“In questo momento drammatico, la nostra solidarietà deve diventare preghiera, sostegno e accompagnamento anche nei confronti di coloro che si stanno adoperando per trovare soluzioni adeguate. Penso ai medici, agli infermieri, a quanti stanno studiando questo virus, in modo particolare gli scienziati che vivono una tensione forte e nello stesso tempo carica di aspettative”. Lo dice il vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, intervenendo sull’emergenza Coronavirus. “È doveroso mostrare solidarietà verso coloro che vivono in maniera personale questa situazione virale e ai loro familiari. Desidero – aggiunge il presule – che la nostra comunità diocesana si unisca e la nostra preghiera, rivolta a Colui che confessiamo come ‘Amante della vita’, sia certezza perché sappiamo che Gesù, Nostro Signore, è liberatore da questo male”. Quindi la richiesta del vescovo ai fedeli “di collaborare con impegno e soprattutto con quella fiducia che connota la nostra adesione al Signore”. Ai parroci di “mantenere la loro presenza nelle comunità parrocchiali, dando la possibilità, alla luce di quanto è prescritto sulla distanza interpersonale, del conforto spirituale”.” Sono persuaso che Dio, ‘amante della vita’ (Sap 11,26) – conclude il vescovo -, ci libererà da ogni male, mentre ciascuno di noi, considerata l’emergenza, è chiamato a essere solidale con il prossimo e fervente nell’affidarsi alla divina provvidenza”.