In seguito all’entrata in vigore del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, e alla luce del comunicato della Cei, mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, in una nota ha esortato clero e fedeli a rivedere alcune indicazioni già date con una comunicazione del 7 marzo. Nel testo, che riporta la data di ieri, il vescovo ricorda che “le decisioni assolutamente da ottemperare sono la sospensione, fino al 3 aprile, di ogni tipo di celebrazione pubblica che raccolga persone nelle chiese, non si celebrino messe feriali o festive con concorso di popolo; sospensione della celebrazione comunitaria dei sacramenti fino alla stessa data; rinviate a data da destinarsi le feste patronali di questo periodo; sono proibite le messe esequiali, dove è possibile, alla presenza dei soli familiari, si potrà benedire la salma nel Cimitero prima della tumulazione”. Nella nota mons. Spinillo invita i sacerdoti a usare i mezzi informatici e di comunicazione telefonica o radio o televisivi per condividere momenti di preghiera, di spiritualità e di catechesi con i fratelli delle nostre comunità che, anche dalle loro case potranno essere in contatto con la Parrocchia. Per ciò che concerne le chiese queste, anche se non vi sono celebrazioni pubbliche, possono essere tenute aperte per momenti personali di preghiera. Dove non fosse possibile rimandare la celebrazione di un matrimonio, mons. Spinillo raccomanda che “si tenga una formula strettamente privata, senza la celebrazione eucaristica, alla presenza dei soli interessati”. “Queste indicazioni – scrive il vescovo – che sono normative per tutti, aggiornano, ed in parte sostituiscono, quelle già date con la comunicazione di ieri 7 marzo”.