Amnesty international Italia è “profondamente preoccupata per la crescente tensione nelle carceri italiane che ha dato luogo a rivolte, alla morte di sei detenuti e a episodi di violenza nei confronti di agenti della polizia penitenziaria”. Il decreto recentemente entrato in vigore prevede una serie di misure per contrastare la diffusione del Covid-19 negli istituti di pena. “È fondamentale ridurre immediatamente la tensione nelle carceri informando i detenuti sui contenuti del decreto – suggerisce Amnesty -, relativi alle misure alternative alla detenzione e soprattutto alle modalità di comunicazione con l’esterno, nell’ottica di illustrare le finalità precauzionali delle limitazioni imposte”.
Inoltre, in considerazione delle ormai tristemente note situazioni di sovraffollamento di molti istituti penitenziari e delle critiche condizioni igienico-sanitarie, “è necessario che siano adottate tutte le dovute precauzioni al fine di limitare al massimo il rischio di contagio all’interno delle strutture, a tutela del diritto della salute dei detenuti e del personale di polizia penitenziaria”. È infine “imprescindibile che le autorità garantiscano la massima trasparenza sulle misure adottate all’interno delle carceri e che sia garantito un monitoraggio costante sull’applicazione delle stesse”.