“Le stime indicano 3 donne su dieci, tra 16 e 70 anni, che hanno subìto nella propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale (Istat), a cui si aggiungono i casi di violenza psicologica, di persecuzioni, le nuove forme di vessazione perpetrate con l’ausilio del web e i tristemente noti casi di femminicidio”. In occasione dell’8 marzo, l’Eurispes ha scelto di dar voce all’opinione delle donne (un campione di 564 unità), focalizzando l’attenzione sulla loro situazione economica e le abitudini di consumo, le scelte alimentari, e su temi di attualità come la sicurezza, il rapporto con l’ambiente e con il mondo degli animali. Nell’indagine si legge ad esempio che “quasi la metà delle donne italiane (48,9%) per far quadrare il budget familiare e arrivare a fine mese è costretta ad intaccare i risparmi; ben il 72,2% delle italiane ammette poi di arrivare con fatica alla fine del mese, mentre solo il 23,6% riesce a risparmiare”. Affitto (40,9%) e mutuo (35,6%) sono le spese rispetto alle quali si incontrano maggiori difficoltà per pagare, mentre circa una donna su quattro (24,8%) fatica a pagare le utenze domestiche e una su cinque le spese mediche (20,7%). Nelle difficoltà, le donne si sono rivolte più spesso alla famiglia di origine per avere un sostegno finanziario (31%). Una donna su dieci, non avendo possibilità di accesso al credito bancario, ha chiesto prestiti a privati (differenti da amici o parenti) esponendosi così a tutti i rischi legati al circuito dello strozzinaggio. “Circa il 13,1% è tornata a vivere con la famiglia di origine propria o del partner”. Nell’impossibilità di sostenere tutte le spese, la metà delle donne (50,5%) ha deciso di rimandare l’acquisto di una nuova automobile, troppo oneroso, seppur necessario; in meno casi è stato deciso di rinviare la riparazione del proprio veicolo (26,8%). In molte hanno fatto a meno di ristrutturare o effettuare riparazioni in casa (43,8%).