Coronavirus Covid-19: mons. Malvestiti (Lodi), “mi ha chiamato il Papa per informarsi della situazione, invitando alla preghiera e alla responsabilità”

Un incoraggiamento da Papa Francesco per chi vive nella zona rossa, attraverso una telefonata al vescovo di Lodi, mons. Maurizio Malvestiti. Lo ha rivelato lo stesso presule, in una lettera a sacerdoti, diaconi, seminaristi, consacrate/i, fedeli, pubblicata sul sito diocesano, nella quale racconta che mentre scriveva la lettera di presentazione del “comunicato 6 marzo dei vescovi lombardi”, ha ricevuto la telefonata del Papa: “Mi ha chiamato il Santo Padre per assicurare a tutti la confortatrice benedizione apostolica. Si è informato sulla situazione, invitando alla preghiera e alla responsabilità, con parole colme di fede, paterne e rincuoranti. Lo ringraziamo dal profondo del cuore e preghiamo per Lui, come per noi tutti, specie per i fratelli e le sorelle della zona rossa, per i malati e tutti quanti li assistono, nella vicinanza ai familiari, che hanno congiunti infermi o hanno perduto persone care. Supplichiamo la grazia della pazienza di Cristo. Potremo così perseverare nella sollecitudine vicendevole e superare insieme l’emergenza epidemica, che rimane delicata”.
Per questo motivo, “i vescovi confermano i provvedimenti in vigore, esigiti dall’autorità pubblica, in dialogo con le istanze ecclesiali competenti”, spiega mons. Malvestiti.
La Santa Messa, domenicale e feriale, sarà celebrata a porte chiuse nelle nostre chiese, senza la partecipazione dei fedeli, uniti però nello spirito. “Seguiamo l’Eucaristia trasmessa dai mezzi di comunicazione sociale, come avverrà domenica 8 marzo, alle ore 10.30, dal santuario di Santa Maria delle Grazie in Lodi, dove sarò io a presiederla (siti internet: www.diocesi.lodi.it; www.ilcittadino.it). Gli anziani potranno essere aiutati da figli e nipoti a collegarsi. Così, le famiglie troveranno una insolita concordia proprio nella preghiera”.
Poi un invito ai “genitori ad un momento di catechesi da tenere in casa con i figli nel pomeriggio di domenica (magari utilizzando i sussidi predisposti per la prima confessione e Comunione, come per la Cresima, che troverete presto sul sito diocesano)”. Il Rosario (una decina almeno coi ragazzi e i giovani) e la Via Crucis (il venerdì) sono sempre raccomandati.
Il vescovo annuncia anche la sospensione della festa diocesana dei cresimandi programmata per domenica 22 marzo. Anche gli oratori dovranno rimanere chiusi, senza eccezioni.
Il presule si dice “certo che i sacerdoti comprenderanno, rimanendo accanto ai fedeli, con prudenza ed autentica carità pastorale, e perseguendo ‘in modo unanime’ il vero bene di tutti”.
“Nella seria difficoltà che ci affligge, ai dati di ordine sanitario e di pubblica sicurezza, che impongono cautela rigorosa, facciamo precedere la preghiera, con fede e speranza incrollabili nel Signore, affinché, intercedenti la Santa Madre di Dio e i nostri Santi, possiamo essere liberati da ogni male e si dilati ovunque la caritatevole solidarietà”, conclude mons. Malvestiti.

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