“Anche per domenica 8 marzo la celebrazione dell’Eucarestia con la presenza dei fedeli è sospesa, così come restano sospese le celebrazioni eucaristiche feriali”. Lo hanno deciso i vescovi della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna (Ceer), in comunione con i vescovi di Lombardia e Veneto. “La decisione, assunta in accordo con la Cei, si è resa necessaria – scrivono i vescovi dell’Emilia Romagna – in seguito all’entrata in vigore del nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri in cui viene definito il quadro degli interventi per arginare il rischio del contagio da coronavirus”. “Il sabato – ricordano i vescovi della Ceer – è fatto per l’uomo, dice Gesù nel Vangelo. La situazione attuale e il rischio di contagio richiedono ai cristiani un supplemento di carità e di prudenza per non mettere a rischio la salute dei più anziani, dei più vulnerabili e anche propria”. In tutta l’Emilia Romagna le chiese rimarranno aperte durante il giorno per consentire la preghiera personale e “l’incontro con i sacerdoti che generosamente donano la loro disponibilità per un sostegno spirituale che consenta a tutti di sperimentare che il nostro aiuto viene dal Signore”. Nel testimoniare “che la situazione di disagio e di sofferenza del Paese è anche la nostra sofferenza in questo tempo quaresimale”, i vescovi della Ceer ricordano che la sospensione delle celebrazioni eucaristiche con i fedeli non significa la sospensione della preghiera. “La mancanza della celebrazione eucaristica comunitaria – sottolineano – deve portarci a riscoprire forme di preghiera in famiglia, genitori e figli insieme, la meditazione quotidiana della Parola di Dio, gesti di carità e a rinvigorire affetti e relazioni che la vita di ogni giorno rischia di rendere meno intensi”.