Per “prevenire la diffusione del coronavirus in contesti di estrema esclusione sociale, supportando il lavoro del Sistema sanitario nazionale e delle Asl” Intersos ha promosso un intervento straordinario attraverso i progetti di medicina sociale e i team mobili sanitari già attivi sul territorio. Ne dà notizia la stessa organizzazione umanitaria in una nota spiegando che, in particolare, i medici di Intersos sono operativi negli insediamenti informali della Capitanata, nel foggiano che, in questo momento, ospitano circa 2.500 persone tra lavoratori stagionali e stanziali, e a Roma, attraverso l’ambulatorio sociale Intersos 24 e i team medici che operano all’interno degli edifici occupati alla periferia della Capitale e nei luoghi di aggregazione di migranti e persone senza fissa dimora.
“L’intervento dei medici di Intersos – prosegue la nota – si concentra su quelle persone che incontrano limitazioni nell’accesso ai servizi del Sistema sanitario nazionale, e quindi anche ai programmi di prevenzione primaria e precoce del coronavirus”. “In particolare – aggiunge l’organizzazione umanitaria – i nostri medici garantiscono visite mediche, utili a individuare patologie e aumentare la capillarità dei sistemi sanitari, e sessioni di prevenzione, informazione ed educazione sanitaria. Inoltre, stiamo sensibilizzando le Istituzione sulla necessità di intervenire laddove vi siano gravi limitazioni nell’accesso ai servizi igienico-sanitari su tutto il territorio nazionale”.