“Viviamo sospesi. Siamo nell’attesa di capire cosa sarà domani, ma nello stesso tempo cerchiamo di vivere bene l’oggi”. A rivelarlo al Sir è mons. Iginio Passerini, parroco della parrocchia di San Biagio a Codogno, l’area “focolaio” del Coronavirus Covid-19 nel Basso lodigiano. “Sono giorni di grandi incertezze, quantomeno fino a domenica in cui si saprà se la città resterà ancora in quarantena o meno – spiega mons. Passerini -. Tuttavia, la popolazione sta reagendo relativamente bene”. “Dopo un periodo iniziale di psicosi, se non addirittura panico – racconta – le persone hanno acquisito consapevolezza della portata dell’emergenza e riacquisito per quanto possibile serenità. Sempre di più la gente è tornata in strada e la comunità si è stretta su se stessa. È stata ed è questa la forza che porta avanti gli abitanti di Codogno”. Mons. Passerini non nega che la situazione sia “molto difficile” e che alla lunga “potrebbe diventare insostenibile”. Però, sottolinea, “non ci scoraggiamo. Siamo preoccupati ma allo stesso tempo fiduciosi che tutto si risolva per il meglio”. Questo è “un dato importante – conclude – la voglia di andare avanti è più forte della paura”.