Papa Francesco: messaggio Gmg 2020, “oggi spesso c’è ‘connessione’, ma non comunicazione”. “Andare oltre il virtuale”

Foto Calvarese/SIR

“Quando si è ‘morti’ ci si chiude in sé stessi, i rapporti si interrompono, oppure diventano superficiali, falsi, ipocriti. Quando Gesù ci ridona la vita, ci ‘restituisce’ agli altri”. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della Gioventù 2020, che si celebra a livello diocesano in tutto il mondo il prossimo 5 aprile, Domenica delle Palme, sul tema: “Giovane, dico a te, alzati!” (cfr Lc 7,14). “Sappiamo bene che anche noi cristiani cadiamo e ci dobbiamo sempre rialzare – è l’incoraggiamento del Pontefice -. Solo chi non cammina non cade,  ma non va nemmeno avanti. Per questo bisogna accogliere l’intervento di Cristo e fare un atto di fede in Dio. Il primo passo è accettare di alzarsi”. In questo processo di rinascita, il Papa indica “la prima reazione di una persona che è stata toccata e restituita alla vita da Cristo”, cioè “esprimersi, manifestare senza paura e senza complessi ciò che ha dentro, la sua personalità, i suoi desideri, i suoi bisogni, i suoi sogni”. Francesco torna a riflettere sull’uso dei dispositivi elettronici: “Oggi spesso c’è ‘connessione’, ma non comunicazione”, il suo monito. Quindi, una considerazione che nasce da ciò: “L’uso dei dispositivi elettronici, se non è equilibrato, può farci restare sempre incollati a uno schermo”. Di qui il Papa intende “lanciare la sfida di una svolta culturale, a partire da questo “Alzati!” di Gesù”. “In una cultura che vuole i giovani isolati e ripiegati su mondi virtuali, facciamo circolare questa parola di Gesù: ‘Alzati!’. È un invito ad aprirsi a una realtà che va ben oltre il virtuale”. Quindi, da Francesco una precisazione: “Ciò non significa disprezzare la tecnologia, ma utilizzarla come un mezzo e non come un fine. ‘Alzati’ significa anche ‘sogna’, ‘rischia’, ‘impegnati per cambiare il mondo’, riaccendi i tuoi desideri, contempla il cielo, le stelle, il mondo intorno a te. ‘Alzati e diventa ciò che sei!’”.

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