Notizie Sir del giorno: messaggio Papa per Gmg, coronavirus, parità uomo-donna in Ue, “turbas” di Ortega in Nicaragua

Papa Francesco: messaggio Gmg 2020, “i fallimenti sono un bene, se fanno crollare gli idoli”

“Guardo con occhi attenti, oppure come quando sfoglio velocemente le migliaia di foto nel mio cellulare o i profili social? Quante volte oggi ci capita di essere testimoni oculari di tanti eventi, senza però mai viverli in presa diretta!”. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della Gioventù 2020, che si celebra a livello diocesano in tutto il mondo il prossimo 5 aprile, Domenica delle Palme, sul tema: “Giovane, dico a te, alzati!” (cfr Lc 7,14), brano che racconta come Gesù, entrando nella cittadina di Nain, in Galilea, s’imbatte in un corteo funebre che accompagna alla sepoltura un giovane, figlio unico di una madre vedova, che poi resusciterà. “A volte la nostra prima reazione è di riprendere la scena col telefonino, magari tralasciando di guardare negli occhi le persone coinvolte”, osserva il Pontefice. La sua attenzione è per “tante situazioni negative” vissute dai giovani. Da una parte, chi si gioca tutto nell’oggi, mettendo in pericolo la propria vita con esperienze estreme, dall’altra giovani che invece sono “morti” perché “hanno perso la speranza”. Da Francesco l’allarme per “un diffuso narcisismo digitale, che influenza sia giovani che adulti”. Quindi, l’attenzione “ai fallimenti personali”: “La fine di un ‘sogno’ può far sentire morti. Ma – avverte il Papa – i fallimenti fanno parte della vita di ogni essere umano, e a volte possono anche rivelarsi una grazia”, perché “spesso qualcosa che pensavamo ci desse felicità si rivela un’illusione, un idolo”. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: la posizione della Cei sul nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri

La Cei chiede che, durante la settimana, non ci sia la celebrazione delle Sante Messe nelle zone dove sono confermate le misure restrittive emanate lo scorso 1 marzo. Lo si legge in una nota appena diffusa dalla Cei, che ricorda: “È in vigore un nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, finalizzato a definire in modo unitario il quadro degli interventi per arginare il rischio del contagio del ‘coronavirus’ (Covid-19) ed evitare il sovraccarico del sistema sanitario. Il testo conferma le misure restrittive emanate lo scorso 1 marzo – e destinate a restare in vigore fino a domenica 8 marzo inclusa – con le quali in tre regioni (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) e in alcune province (Savona, Pesaro e Urbino) sono state stabilite limitazioni anche per i luoghi di culto, la cui apertura richiede l’adozione di misure tali da evitare assembramenti di persone”. Alla luce del confronto con il Governo, “in queste realtà la Cei chiede che, durante la settimana, non ci sia la celebrazione delle Sante Messe”. “Nelle aree non a rischio, assicurando il rispetto di tali indicazioni in tutte le attività pastorali e formative, la Cei ribadisce la possibilità di celebrare la Santa Messa, come di promuovere gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima”. (clicca qui)
Nel pomeriggio, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha fatto sapere che “relativamente all’attività del Santo Padre, della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano dei prossimi giorni, sono allo studio misure volte a evitare la diffusione del Covid-19, da implementare in coordinamento con quelle adottate dalle autorità italiane”. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Mattarella, “momento che richiede concordia e unità di intenti”

“L’insidia di un nuovo virus che sta colpendo via via tanti Paesi del mondo provoca preoccupazione. Questo è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità, ma dobbiamo assolutamente evitare stati di ansia immotivati e spesso controproducenti”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un videomessaggio agli italiani diffuso stasera sull’emergenza sanitaria Coronavirus. Riflettendo sul fatto che “l’Italia sta attraversando un momento particolarmente impegnativo”, il Capo dello Stato evidenzia che “lo sta affrontando doverosamente con piena trasparenza e completezza di informazione nei confronti della pubblica opinione”. Definendo poi “eccellente” il sistema sanitario nazionale, che “sta operando con efficacia e con la generosa abnegazione del suo personale”, Mattarella è convinto che “supereremo la condizione di questi giorni”, anche attraverso “misure per l’immissione di nuovo personale da affiancare loro e per assicurare l’effettiva disponibilità di attrezzature e di materiali”. Un pensiero ai concittadini delle “zone cosiddette rosse”, “sincera vicinanza” alle persone ammalate e “grande solidarietà” ai familiari delle vittime. “Il momento che attraversiamo – sostiene Mattarella – richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi di informazione”. Infine, l’invito agli italiani ad “aver fiducia nelle capacità e nelle risorse di cui disponiamo”. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Protezione civile, ad oggi il totale dei contagiati è 3.296, i guariti 414, i morti 148

“Sono guarite e dimesse oggi 138 persone in più, per un totale di guarite e dimesse di 414 (totale sui contagiati 10,73%), mentre sono decedute 41 persone (25 in Lombardo, 8 in Emilia Romagna, 4 in Veneto, 2 in Liguria e 2 in Piemonte) e la fascia di età va dai 66 ai 94 anni, si tratta di persone fragili, per la maggior parte con diverse patologie. Il totale deceduti è 148, il 3,83% dei contagiati”. È il bilancio offerto, stasera, da Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione civile e commissario all’emergenza, durante la consueta conferenza stampa, a Roma, per fare il punto della situazione. Oggi anche i giornalisti, in rispetto del Decreto della presidenza del Consiglio dei ministro, erano distanziati tra di loro. “Positivi attualmente sono 3.296 persone con un incremento di 590: in Lombardia oggi in più 280 unità (per un totale di 1.777, cioè il 53,9% del totale) 142 in più in Emilia Romagna (658 in tutto, il 20%), in Veneto 35 in più (380 persone affette complessivamente, l’11% del totale in Italia)”, ha aggiunto Borrelli. Il dato complessivo vede ricoverati con sintomi 1.790, 1.155 in isolamento a casa e 351 in terapia intensiva (10%). (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Conte, “7,5 miliardi a sostegno di famiglie e imprese”. Rinviato a data da destinarsi il referendum sul taglio dei parlamentari

“Abbiamo stanziato l’importo di 7,5 miliardi a sostegno delle famiglie e delle imprese che stanno affrontando questa emergenza che, come abbiamo dichiarato, non è soltanto sanitaria ma anche economica”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi a fianco del ministro Gualtieri. Il premier ha parlato di “un’iniziativa assunta dal governo che comporta anche un passaggio parlamentare perché si tratta di uno scostamento, rispetto a quelli che sono gli obiettivi programmatici di finanza pubblica”. Conte ha anche confermato che il Consiglio dei ministri ha anche deliberato di “rinviare il referendum costituzionale fissato a fine mese” relativo al taglio dei parlamentari. “Non c’è ancora una nuova data”, ha chiarito Conte. (clicca qui)
“Con questi 7,5 miliardi – ha spiegato il ministro Gualtieri – nel decreto su cui stiamo già lavorando realizzeremo misure per incrementare le risorse destinate al Servizio sanitario pubblico, al Sistema della Protezione civile e alle Forze dell’ordine per assicurare la necessaria dotazione di strumenti e mezzi per fornire al meglio assistenza alle persone colpite dalla malattia e applicare tutte le politiche di contenimento, prevenzione e mitigazione del rischio”. Inoltre, ha proseguito, “ci saranno misure che ci consentiranno di sostenere i redditi, salvaguardare l’occupazione, potenziare gli ammortizzatori sociali” perché “nessuno deve perdere il lavoro per il coronavirus”. “Ci saranno misure di sostegno alle aziende dei territori e dei settori che subiscono l’impatto sia delle misure di contenimento del virus sia delle sue conseguenze dirette e indirette sull’economia”, ha garantito il ministro, aggiungendo che “ci sarà una misura per sostenere con un sistema di garanzie una moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario”. Si lavorerà in questi giorni perché “già la settimana prossima, non appena il Parlamento avrà votato e autorizzato lo scostamento, si possa avere il decreto immediatamente operativo e poter stanziare immediatamente queste risorse che sono significative e ci consentono di far fronte alle conseguenze economiche del coronavirus”. (clicca qui)

Commissione Ue: strategia per la parità tra donne e uomini. “Troppi squilibri in diritti, lavoro, salari, pensioni. E stop alle violenze”

(Bruxelles) “Finora nessuno Stato membro dell’Ue ha realizzato la parità tra donne e uomini. I progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni”. La denuncia viene direttamente dalla Commissione europea che oggi, anche in vista della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo, ha presentato la sua “strategia per la parità tra donne e uomini in Europa”. Per “colmare questi divari e per consentire all’Europa di sviluppare il suo pieno potenziale nelle imprese, nella politica e nella società, la strategia delinea una serie di azioni fondamentali – chiarisce l’esecutivo, per la prima volta guidato da una donna – tra cui: porre fine alla violenza e agli stereotipi di genere; garantire una parità di partecipazione e di opportunità nel mercato del lavoro, compresa la parità retributiva; e conseguire un equilibrio di genere a livello decisionale e politico”. La presidente Ursula von der Leyen (nella foto SIR/CE) afferma: “La parità di genere è un principio fondamentale dell’Unione europea, ma non ancora una realtà. Nel mondo degli affari, in politica e nella società nel suo complesso potremo raggiungere il nostro pieno potenziale solo utilizzando tutti i nostri talenti e la nostra diversità. Impiegare soltanto la metà della popolazione, la metà delle idee e la metà dell’energia non è sufficiente”. La strategia per la parità di genere “intende accelerare e incentivare i progressi verso la parità tra uomini e donne”. (clicca qui)

Nicaragua: Leonor Álvarez (giornalista picchiata e rapinata al funerale di Cardenal), “le turbas di Ortega hanno seminato il terrore dentro la cattedrale”

Una cattedrale letteralmente invasa da persone violente, che per tutta la durata della celebrazione hanno urlato slogan, mancato di rispetto e insultato l’illustre defunto, il sacerdote e poeta Ernesto Cardenal, rapinato i fedeli presenti in chiesa e, alla fine, picchiato brutalmente cinque giornalisti. È ancora turbata ed emozionata – nel raccontare al Sir quanto accaduto il giorno prima – la giornalista dello storico quotidiano di Managua “La Prensa” Leonor Álvarez, una delle croniste malmenate dalle “turbas” del presidente Daniel Ortega, che prima ha ipocritamente proclamato tre giorni di lutto per la morte di colui che era stato uno dei “padri” della rivoluzione sandinista e suo ministro circa quarant’anni fa e poi ha lasciato che le bande filo regime profanassero la sua messa funebre. “Quando sono arrivata in chiesa, che è molto grande – racconta la giornalista – mi sono accorta che c’era tanta gente, più del previsto e mi sono presto resa conto che si trattava di persone vicine al regime, con le bandiere rossonere dei fedeli a Ortega. Si sono trovati a tu per tu, a pochi metri, con molti intellettuali, amici di Ernesto Cardenal e oppositori del regime. Tutta questa gente era scesa da sei pullman bianchi e hanno iniziato a gridare slogan come ‘Via Sandino’, ‘Viva Ortega’. Il nunzio apostolico, mons. Waldemar Sommertag, ha provato a farli desistere, ha parlato con due gruppi. Ma non c’è stato niente da fare, le ‘turbas’ hanno continuato a mancare di rispetto al defunto, ai presenti e al luogo. Nonostante ci trovassimo dentro una chiesa, hanno seminato il terrore e, durante la celebrazione, hanno rapinato vari fedeli, hanno rubato borse e cellulari. Finita la messa, hanno iniziato a lanciare insulti verso Ernesto Cardenal, lo hanno chiamato ‘traditore’, il feretro faticava ad avanzare”. (clicca qui)

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