Per l’emergenza coronavirus Covid-19 le attività didattiche in Italia, al di fuori della zona rossa, sono sospese fino al 15 marzo. “In prossimità della scadenza, con un certo anticipo per evitare incertezza, torneremo a fare un aggiornamento” anche per valutare “l’impatto che hanno avuto queste misure”. Coì il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi durante la quale con il ministro Gualtieri ha spiegato le misure per un ammontare di 7,5 miliardi previste per far fronte alle ricadute economiche dell’emergenza coronavirus.
Il premier ha ricostruito l’iter che ha portato alla decisione assunta ieri, spiegando della scelta “non facile” sia per le ricadute organizzative nella vita delle famiglie e delle imprese sia per l’immagine data all’estero da un Paese che chiude le scuole.
“In questo momento non lo so neanche io” se ci sarà o meno una proroga della sospensione. “Dobbiamo sempre ragionare nel segno della adeguatezza e proporzionalità con l’obiettivo di contenimento della diffusione del contagio”.