“Evitare, almeno in questa drammatica contingenza, polemiche ‘devozionali’”. È l’esortazione che rivolge alla comunità mons. Giuseppe Giuliano, vescovo di Lucera-Troia. “Fratelli e figli – afferma il presule -, stiamo davvero vivendo un’emergenza sanitaria e sociale. Siamo, perciò, tutti chiamati alla intelligente collaborazione con le autorità dello Stato e alla solidarietà, che si manifesta pure in un’inedita reimpostazione di vita. Sia questo il tempo, per tutti, piccoli e grandi, di una più assidua meditazione della sacra Scrittura e di una più intensa preghiera personale e familiare. Il Signore abbia di noi misericordia, e ci conceda giorni sereni. Sono vicino a ciascuno e a tutti”.
Il vescovo, recependo la normativa di questi giorni di emergenza epidemiologica, stabilisce che “fino al 15 marzo vengono sospesi gli incontri parrocchiali di catechesi e di formazione”. Ribadisce, ancora, “di porgere l’Eucarestia nelle mani dei comunicandi, assicurandosi che la sacra particola venga assunta dinanzi al ministro che la distribuisce; di evitare assolutamente, tranne il celebrante principale o il diacono che lo assiste, la comunione direttamente al calice del vino consacrato; di astenersi dall’abbraccio o dalla stretta di mano come segno di pace o come partecipazione alla gioia in caso di festa o al lutto in caso di funerali; di celebrare il sacramento della penitenza con una prudenziale distanza tra confessore e penitente, prevedendo uno spazio riservato o, meglio, un locale adibito alla celebrazione del Sacramento; di svuotare le acquasantiere e di curare, con più impegno, l’igiene dei locali parrocchiali”.