“Svuotare le acquasantiere, distribuire la comunione sulla mano, sospendere il segno di pace”. Sono le misure precauzionali obbligatorie disposte dalla diocesi di Rieti, “quale contributo alla prevenzione e alla soluzione dei problemi legati al Coronavirus”. “Assicurando il rispetto di tali indicazioni in tutte le attività pastorali e formative – si legge in una nota della diocesi – il vescovo, mons. Domenico Pompili, invita a promuovere gli appuntamenti di preghiera e di incontro che caratterizzano il tempo della Quaresima e a rafforzare nella messa domenicale il momento della festa e dell’incontro tra le generazioni. Quanto al catechismo e le attività collettive, legate soprattutto ai ragazzi, sono sospese fino a cessate esigenze. Ai sacerdoti e ai laici impegnati viene affidato il compito di continuare a tessere con fede, passione e pazienza il tessuto delle comunità”. “La Chiesa di Rieti, in unione con quella italiana, assicura – prosegue la nota – la vicinanza della preghiera a quanti sono colpiti e ai loro familiari; agli anziani, esposti più di altri alla solitudine; ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari, al loro prezioso ed edificante servizio; a quanti sono preoccupati per le pesanti conseguenze di questa crisi sul piano lavorativo ed economico; a chi ha responsabilità scientifiche e politiche di tutela della salute pubblica”.