“C’è sempre stato un processo contro il cristianesimo”. A farlo notare è il Papa, conversando con don Marco Pozza nel libro-intervista “Io credo, noi crediamo”, in coedizione Rizzoli-Lev. “Il cristianesimo è perseguitato” perché “rappresenta una minaccia”, spiega Francesco: “La storia del cristianesimo è una storia di persecuzioni, di tentativi per annientarlo. Non vive di successi. La verità cristiana è nella perseveranza dei cristiani, una perseveranza contro la mondanità, ma nel mondo”. A proposito dell’eterna lotta tra il bene e il male, il Papa sottolinea la centralità della categoria di “redenzione”: “Oggi l’uomo non ama pensare di essere liberato e salvato da un intervento di Dio, e si illude della propria libertà come di una forza per ottenere tutto. Quante illusioni vengono vendute sotto il pretesto della libertà! Quante nuove schiavitù si creano ai nostri giorni in nome di una falsa libertà!”. “La presenza di Satana è una realtà nella vita cristiana, perché Satana è una realtà”, sottolinea Francesco: “E’ vero, noi siamo persone ferite, ma Satana esiste: è il Seduttore. La mondanità è l’atmosfera di Satana, che si muove nella mondanità, cioè lo spirito del mondo”. Per la trasmissione della fede, una raccomandazione su tutte: “La fede va trasmessa in dialetto, nella lingua familiare”.