Aumentano i casi di contagio da Coronavirus anche in Svezia, dove, secondo il quotidiano Aftonbladet oggi sarebbero 35 le persone coinvolte nella malattia. Per questo la diocesi di Stoccolma ha diffuso alcune indicazioni per i fedeli. Si tratta al momento di “inviti” e “indicazioni” che vengono aggiornati con il succedersi dei giorni e delle notizie di nuovi casi. Le indicazioni vanno nel senso di astenersi dalla stretta di mano al segno della pace e preferire un inchino reciproco; di non comunicare più al calice né ricevere l’ostia in bocca, anche se nelle circostanze attuali di diffusione del contagio “non ci si può rifiutare dal distribuire la comunione in bocca”, se qualcuno lo richiede. Nei Paesi Bassi i vescovi hanno dato alcune regole, diffuse sul sito della Conferenza episcopale all’indomani del primo caso olandese, il 27 febbraio (oggi i giornali olandesi parlano di 38 casi). I vescovi olandesi però sono tassativi: “Non è possibile ricevere in bocca la comunione” che “può essere distribuita solo dal celebrante”. Niente accesso al calice, né segno della pace, acquasantiere vuote anche nelle chiese dei Paesi Bassi. Alle indicazioni si aggiunge l’invito a “pregare per tutte le persone che sono vittime del virus in tutto il mondo e per coloro che si prendono cura dei pazienti”. E una piccola rassicurazione: “I vescovi all’estero, dove è presente il contagio da coronavirus, hanno anche annunciato misure simili, sia a livello di Conferenza episcopale sia di singole diocesi”.