Sono finora 2.794 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno. Nello stesso periodo, lo scorso anno furono 524 mentre nel 2018 furono 6.296. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.
A marzo, sono state 241 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane, 21 in meno di quelle vennero registrate nello stesso mese del 2019. Da metà marzo, solo in due giornate – il 22 e il 27 – si sono avuti sbarchi registrati, rispettivamente con 12 e 44 persone arrivate.
Dei quasi 2.794 migranti sbarcati in Italia nel 2020, 455 sono di nazionalità bengalese (16%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Algeria (312, 11%), Costa d’Avorio (310, 11%), Sudan (248, 9%), Somalia (172, 6%), Tunisia (154, 6%), Marocco (145, 5%), Guinea (129, 5%), Mali (122, 4%), Iraq (72, 3%) a cui si aggiungono 675 persone (24%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.
Fino ad oggi sono stati 498 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare. Il dato, aggiornato al 30 marzo, mostra un calo rispetto ai minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane lungo tutto il 2017 (15.779), il 2018 (3.536) e il 2019 (1.680).
Per quanto riguarda la presenza di migranti in accoglienza, i dati parlano di 84.946 persone su tutto il territorio nazionale di cui 98 negli hot spot, 62.428 nei centri di accoglienza e 22.420 nei centri Siproimi. La Regione con la più alta percentuale di migranti accolti è la Lombardia (14%, in totale 11,852 persone), seguita da Emilia Romagna (10%), Lazio e Piemonte (9%), Campania (8%), Veneto, Toscana e Sicilia (7%).