“Oggi, il Parlamento ha approvato un disegno di legge urgente per proteggere dal coronavirus. La legge è conforme ai requisiti della Costituzione, non è in conflitto con i trattati internazionali e non può essere oggetto di preoccupazione costituzionale. Ecco perché oggi ho ordinato la promulgazione della legge”. Questo si legge nella dichiarazione pubblicata dal presidente ungherese János Áder che oggi ha firmato una legge – approvata dal parlamento con 137 voti favorevoli e 53 contrari – che attribuisce al governo di Viktor Orbàn poteri speciali per contrastare la diffusione del contagio. Il presidente, riferendo del dibattito parlamentare, afferma che “è rassicurante che nessuno dei membri abbia ritenuto ingiustificate le misure adottate finora e nessuno abbia dichiarato che le decisioni già prese avrebbero messo in pericolo la democrazia”. Per rispondere alle critiche dell’opposizione che hanno contestato la legge come “pericolosa per la democrazia ungherese”, il presidente risponde che la legge attribuisce al governo un’autorità che non è “indefinita nel tempo, ma è subordinata allo scoppio della pandemia”, e contemporaneamente è “limitata alla prevenzione, gestione, eradicazione e riduzione degli effetti avversi dell’epidemia”.
La legge ha sollevato preoccupazioni per le possibili ricadute anti-democratiche, e ha ricevuto forti critiche a livello internazionale. La ministra della giustizia ungherese Judit Varga, in un lungo intervento pubblicato su Politico.eu, ha difeso l’operato del governo e del Parlamento e ha affermato che “questi attacchi sono, ancora una volta, la prova che alcuni pensatori dell’Europa occidentale credono che sia la loro ragion d’essere screditare il governo ungherese in ogni occasione, un governo il cui ‘peccato’ è di perseguire una coerente politica cristiano-conservatrice”. Da Bruxelles al momento nessuna reazione ufficiale, che però potrebbe giungere nelle prossime ore.