L’emergenza sanitaria e le conseguenti restrizioni necessarie ad arginare il contagio vedono Caritas della diocesi di Padova, Centri di ascolto vicariali e Caritas parrocchiali “impegnati per non far mancare aiuto e sostegno alle fasce di popolazioni più deboli e disagiate”, spiega un comunicato. “Stiamo vivendo un momento molto difficile – sottolinea don Luca Facco, direttore di Caritas Padova – e ogni realtà e ogni servizio si sta riorganizzando per garantire il più possibile l’aiuto ai più bisognosi”. Fondamentale fare rete, “come stiamo facendo con il progetto ‘Padova noi ci siamo’ che ci vede al fianco del Comune e del Centro servizi per il volontariato di Padova”. All’interno di questo progetto la Caritas diocesana sta finanziando l’accoglienza di 54 persone senza dimora che saranno accolte a partire dalle 16 del pomeriggio fino alle 11 del mattino successivo. Per il pranzo gli ospiti si rivolgono alle Cucine economiche popolari che, oltre a garantire il pranzo (contingentando gli ingressi e distanziando i posti in sala) e il cestino-cena, al mattino mantengono il servizio docce dalle 8 alle 10. Inoltre, rimangono aperte anche la domenica (sette giorni su sette) con la distribuzione dei cestini. Il Centro di ascolto diocesano (via Bonporti) ora è “aperto” telefonicamente e in costante contatto con servizi sociali del Comune, Comunità di Sant’Egidio, Croce rossa. La segreteria della Caritas diocesana è aperta telefonicamente dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13 (tel. 049-8771722, info@caritaspadova.it).
Le Caritas parrocchiali continuano la consegna delle borse spesa gratuite alle famiglie con vulnerabilità. I Centri di ascolto vicariali sono attivi telefonicamente. “Prosegue la sensibilizzazione della campagna #ciaocomestai? #ChiAmachiama, che invita a farsi vicini a persone anziane, sole, ma anche parenti e amici, con una telefonata per un momento di dialogo, di sostegno e anche per alleggerire la fatica emotiva e psicologica che questo tempo comporta”.