Anche l’arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, mons. Francesco Alfano, ha aderito all’iniziativa del Venerdì di Misericordia, promosso dalla Presidenza della Cei, e si è recato in forma privata al cimitero di Vico Equense, per un momento di raccoglimento, preghiera e benedizione. Nel silenzio di quel luogo, l’esperienza vissuta è stata forte. Il presule ha portato con sé la sua Chiesa, i suoi fedeli, la sua famiglia. “Ero solo questa mattina, Signore! In un cimitero vuoto: solo con i custodi, le guardie municipali, il sindaco e il parroco. Anche la pioggia si era fermata. E un raggio di sole faceva capolino tra le nuvole – ha raccontato -. Il mio cuore batteva forte. Dovevo depositare in quel luogo di riposo e di silenzio una preghiera non mia soltanto. Sì, ero lì a nome di tanti che si sono separati dai loro cari senza nemmeno poterli salutare. Né esequie né condoglianze. E neppure una preghiera fatta insieme. Ero solo, ma in questa visita li ho portati tutti con me. E la mia preghiera s’è fatta pianto”.
E rivolto al Signore così mons. Alfano ha pregato: “Asciuga le nostre lacrime, tu che hai vinto la morte. E ridona ai nostri giorni il sapore dell’umanità, la dignità della vita, la sacralità della morte. Ti ho invocato: basta, Signore! Ti ho supplicato: salvaci! La piccola fiamma del cero che ho acceso ora è lì e insieme al canto degli uccelli, al fruscio dei cipressi, al silenzio intenso della natura innalza un inno di lode a te, Creatore e Padre: in te tutto vive e la morte non ha più potere”. Infine, una promessa: “Ritornerò presto, Signore, insieme ai miei fratelli: canteremo il tuo amore, annunceremo la risurrezione e continueremo il cammino con speranza e amore. Pronti a condividere con tutti la gioia del Vangelo nella compagnia degli uomini!”.