È da Torino, una delle città più colpite dall’emergenza Covid-19, che arriva un segnale di speranza e di volontà di vita. Nonostante l’emergenza, infatti, all’ospedale Sant’Anna (il più importante della città), è aumentato il numero di nati rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
I parti dal 23 febbraio (circa l’inizio dell’emergenza) al 17 marzo di quest’anno siano stati 462 (249 maschi e 229 femmine) rispetto ai 394 dello stesso periodo del 2019. Alcuni parti sono stati gemellari, e quindi i nati in totale sono stati 478, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso erano stati 409, quindi 69 bambini in più.
Proprio per tenere conto della situazione di emergenza e delle misure conseguenti, è stato attivato “In contatto”: un Servizio di supporto, telefonico e via mail, per tutte le donne in gravidanza o in puerperio afferenti all’ospedale Sant’Anna. Il servizio è gestito dalla Psicologia clinica della Città della Salute di Torino, che si è organizzata per seguire le proprie pazienti in remoto a domicilio, senza farle andare in ospedale e senza metterle a rischio contagio. “L’attuale situazione di emergenza – viene spiegato –, può esporre le donne ad un incremento dei vissuti di stress, preoccupazione, ansia e solitudine, correlate all’isolamento imposto dalle restrizioni necessarie ed al limitato accesso ai Servizi esistenti sia presso l’ospedale che sul territorio”. Da qui l’idea di “In contatto” al quale si può accedere inviando una mail (all’indirizzo psicologiaperinatale@cittadellasalute.to.it), indicando un recapito telefonico che verrà contattato entro 48 ore dei giorni feriali.