“Oggi nel quotidiano resoconto sull’andamento quantitativo dell’emergenza i guariti sono aumentati di 589 per un totale di 10.950, purtroppo i deceduti 969, di cui 50 sono relativi a ieri a causa di una errata contabilizzazione di una regione. Attualmente i nostri concittadini positivi sono 66.414, di cui il 6%, cioè 3.732, si trova in terapia intensiva. Ad oggi con sistema della cross sono stati trasferiti dalla Lombardia 75 pazienti in altre regioni”. Lo ha detto il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, nella conferenza stampa presso la sede della Protezione civile a Roma, che stasera è stata anticipata di 30 minuti. “Purtroppo i dati che ci giungono dal nostro Paese e da altri ci dicono quanto sia vasta la crisi sanitaria che stiamo vivendo, una pandemia senza precedenti che colpisce i Paesi più forti del mondo. Ma mano anche altri Paesi stanno adottando le nostre misure. Noi stiamo facendo fino in fondo la nostra parte – ha aggiunto Arcuri -. Stiamo gestendo da giorni tre questioni fondamentali: cercare dispositivi e apparecchiature che servono a combattere questa guerra, cercare di farli arrivare dove servono il prima possibile e lavorare senza sosta chiamando tutti per rafforzare la filiera industriale che permette di acquisire una produzione autoctona e dipendere sempre meno dalle importazioni, dobbiamo puntare all’autosufficienza rispetto agli strumenti per combattere l’emergenza”. Arcuri ha precisato: “Il nostro sforzo è a 360 gradi, abbiamo acquisito e continuiamo acquisire apparecchiature da Germania, Francia, Cina e Russia. Questo è il tempo della cooperazione e non della divisione”.
Tre anche le armi per combattere la pandemia. La prima riguarda tutti: “Serve la collaborazione di tutti i nostri cittadini che imploriamo di rispettare le misure messe in campo da governo, la prevenzione è l’unica vera arma per evitare che il nostro nemico si rafforzi e si sviluppi in profondità, serve la collaborazione di tutti i cittadini di tutte le età, senza questo sacrificio straordinario diventerà molto più difficile e molto più lontana nel tempo la sconfitta di questo nemico invisibile”. Seconda arma di cui disponiamo “sono i nostri operatori sanitari. Il ringraziamento a loro è straordinario e commosso”. Terza arma è quella dell’informazione: “I cittadini hanno il diritto di essere informati dei passi avanti fatti e anche sulle difficoltà di cui il nostro cammino è costellato”.