Un servizio di sostegno a distanza per aiutare le persone anziane fragili, sole o con demenza e chi se ne prende cura nello spirito “insieme #andràtuttobene”. A promuovere l’iniziativa è l’associazione “Amici di casa insieme” onlus, che dal 2001, si adopera nel Comprensorio di Cesena, Forlì e Valle del Savio (Emilia Romagna), “per dare risposte tangibili ai bisogni delle persone malate di Alzheimer e di demenza in generale, residenti nel proprio domicilio, allo scopo di incidere sulla qualità della loro vita, senza dimenticarsi di chi le assiste e se ne prende cura, nella vita di tutti i giorni, siano essi familiari o assistenti”. “In questo momento così difficile, l’Emilia Romagna è una delle regioni più colpite dal Coronavirus – fanno sapere dall’associazione –, abbiamo attivato il numero 320.6967089 operativo dal lunedì al venerdì (9-13) rivolto a chi ha bisogno di aiuto o desidera entrare nella nostra rete di supporto per anziani fragili, soli, con demenza, e per chi se ne prende cura. Per questo basta compilare un modulo disponibile sul sito www.amicidicasainsieme.it così da essere subito ricontattati”. L’associazione offre, inoltre, sulla sua pagina Facebook, tanti consigli utili e pratici per superare nel modo migliore questo periodo di isolamento necessario per combattere il diffondersi del Coronavirus Covid-19, o semplicemente per trascorrere le giornate in modo più attivo e per prevenire future patologie”. La visione dell’Associazione, infatti, è quella di “realizzare una comunità solidale e inclusiva, che sia in grado di prendersi cura, insieme alle famiglie, delle persone fragili, di creare relazioni accoglienti ed autentiche, di rendere ancora protagoniste della propria vita – per quanto possibile – le persone con demenza scalfendo l’isolamento spesso associato alla condizione di malattia”. “La nostra più grande paura è che gli anziani si sentano soli ed abbandonati e ora il nostro compito è quello di riuscire a perseguire il nostro obiettivo in questo momento di estrema difficoltà, usando tutti i mezzi che la tecnologia ci offre, ma senza dimenticare gli strumenti più tradizionali con cui gli anziani hanno maggiore confidenza”, sottolinea Stefano Montalti, presidente dell’Associazione. “È importante non dimenticare che le persone anziane sole e con demenza vivono una situazione di fragilità che può e deve essere ancora di più supportata cercando di andare oltre l’impossibilità della vicinanza fisica ma cercando ogni mezzo per mantenere la relazione e far arrivare calore, affetto e un senso di condivisione”, ribadisce Mariagiovanna Bonasso, psicologa coordinatrice dell’associazione. Le numerose attività portate avanti hanno avuto un progressivo e costante sviluppo che ha portato l’onlus nel 2009 ad avviare un percorso autonomo di assistenza, prevenzione e ricerca per l’Alzheimer coinvolgendo da allora circa 2.400 beneficiari, con l’aiuto di circa 30 volontari ogni anno. Tra le principali iniziative promosse dall’Associazione c’è anche la Maratona Alzheimer, fissata, pandemia permettendo, per il prossimo 13 settembre insieme all’Alzheimer Fest.