Anche l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, fa proprio l’invito della Conferenza episcopale italiana che ha chiesto a tutti i presuli di recarsi – domani, venerdì 27 marzo – da soli in un cimitero della propria diocesi per un momento di raccoglimento, veglia di preghiera e benedizione. Mons. Mazzocato lo farà alle 15.30 nel cimitero cittadino di San Vito a Udine. La Chiesa italiana desidera in questo modo pregare per tutte le persone che in queste settimane hanno perso la vita a causa del coronavirus. “L’immagine dei mezzi militari, che trasportano le bare verso i forni crematori, rende in maniera plastica la drammaticità di quello che il Paese vive – si legge nella nota della Cei –. Per il rispetto delle misure sanitarie, tanti di questi defunti sono morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti”. La Chiesa italiana assicura che “le comunità cristiane, pur impossibilitate alla vicinanza fisica, non fanno mancare la loro prossimità di preghiera e di carità”, e che “tutti i giorni i sacerdoti celebrano la Santa Messa per l’intero popolo di Dio, vivi e defunti”. Nell’attesa di poter tornare a celebrare con i fedeli le messe di suffragio, con l’iniziativa di domani la Chiesa vuole “affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia”, nonché esprimere vicinanza “a quanti sono nel pianto e nel dolore”. “Sarà questo ‘il Venerdì della Misericordia’ della Chiesa italiana – conclude la nota – un Venerdì di Quaresima, nel quale lo sguardo al Crocifisso invoca la speranza consolante della Risurrezione”.