Farsi “rosario solidale” in questa emergenza e di contribuire, anche economicamente, all’acquisto di nuovi strumenti sanitari da donare. Questa la richiesta rivolta dal vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia, mons. Sergio Melillo, ai sacerdoti, dopo l’acquisto ieri di un ventilatore polmonare donato – con fondi propri – dalla diocesi all’ospedale “Sant’Ottone Frangipane”. “È una piccola goccia nel mare di tanto dolore… ma la sola idea che quello strumento possa salvare una vita ci rende felici e ci interroga su come fare di più in questa emergenza”, osserva il presule. “Sarei felice nel sapere che tra noi ci unisce un ‘rosario solidale’. Non chiedo di riempire un oceano, ma semplicemente – come ricorda la Santa missionaria di Calcutta – di essere quella goccia d’acqua che fa la differenza. E in questo – richiamando l’importanza della preghiera – vi esorto a farlo con gioia, una gioia che ci riempie il cuore e si tramuta in gesto”.
Per il vescovo, “è edificante vedere fermenti di carità che ci mettono in moto nelle comunità parrocchiali e tra la nostra gente. Noi chiamati ad una maggiore intimità col Maestro, dobbiamo comportarci in modo che nessuno possa dire «Non habeo hominem. Non ho nessuno», come ieri ricordava il Vangelo”.
Mons. Melillo annuncia: “Intepretando i nostri comuni desideri di bene e – per quanto è nelle limitate possibilità di ciascuno di noi – ho intrapreso contatti diretti, personali con aziende capaci di fornire a breve per il nostro ospedale ‘S. Ottone Frangipane’ dei test o quanto altro possa essere utile per la diagnosi immediata del Covid-19, quantomeno per il personale che vi opera con coraggio e dedizione”. Infine, il vescovo chiede ai sacerdoti di contribuire “secondo le libere possibilità di ognuno di noi, a questa iniziativa che prendiamo insieme come Chiesa particolare”.