Coronavirus Covid-19: Coldiretti, a Pasqua l’agnello salva 60mila pastori. Campagna social per sostenerne l’attività

Rispettare le tradizioni della Pasqua e portare in tavola carne d’agnello non è solo benaugurante per il ritorno alla normalità ma aiuta anche la sopravvivenza di 60mila pastori duramente colpiti dalla crisi provocata dall’emergenza coronavirus. È quanto afferma Coldiretti in occasione della Giornata mondiale della pastorizia con l’avvio di una campagna social dei pastori #iostocoipastori per sostenere il valore sociale, economico, storico e ambientale di un mestiere a rischio di estinzione. In occasione di questa festività – sottolinea Coldiretti – si acquista infatti gran parte di circa 1,5 chili di carne di agnello consumata a testa dagli italiani durante tutto l’anno. “La carne di agnello è una presenza antica della tradizione gastronomica italiana, come dimostrano i piatti della transumanza tramandati da secoli” e “sostenere con i propri acquisti la produzione Made in Italy significa aiutare il proprio territorio e contrastare anche l’abbandono delle aree più difficili dove i pastori svolgono un ruolo insostituibile di presidio. Un sostegno fondamentale anche per le regioni terremotate del centro Italia dove c’è una significativa presenza di allevamenti che è importante aiutare per la ripresa economica ed occupazionale a quasi cinque anni dal sisma che ha colpito quei territori”. “Gli animali custoditi negli allevamenti italiani rappresentano un tesoro unico al mondo che va tutelato e protetto” perché a rischio”non c’è solo la biodiversità delle preziose razze italiane, ma anche il presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali”, afferma il presidente Coldiretti, Ettore Prandini.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo