“Le immagini dei mezzi militari, che trasportavano verso i forni crematori le bare di molte persone morte senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello dei sacramenti della fede ha davvero spiazzato tutti”. Lo scrive mons. Giuseppe Giuliano, vescovo di Lucera-Troia, nella lettera alla diocesi, sui morti causati dal Coronavirus. “Non possiamo consegnare senza un ricordo e una preghiera al fuoco dei forni o alla terra i corpi di questi defunti e degli altri che man mano allungano la lista dei deceduti a causa del virus micidiale”. Il presule annuncia che venerdì 27 marzo si recherà in forma privatissima a un camposanto della diocesi per una preghiera di suffragio e di benedizione a coloro che “hanno raggiunto la Patria del cielo a causa di questo morbo così insidioso”. “L’intenzione è quella di affidare alla misericordia del Padre celeste i morti di questa pandemia, nonché di esprimere anche in questo modo la vicinanza ecclesiale a quanti sono nel pianto e nel dolore”. Quindi, l’invito ai fedeli a unirsi, dalle loro case, nella giornata di venerdì, 27, alla preghiera della Chiesa, che, “tramite i suoi vescovi, presenta al Signore l’invocazione per i defunti e per coloro che ne piangono il distacco”.