(Bratislava) – Anche se la crescita dei contagi da Covid-19 è attualmente moderata in Ucraina (73 casi positivi al 24 marzo), di fronte all’evolversi della situazione nei Paesi europei più gravemente colpiti, le Chiese si stanno preparando a un eventuale improvviso peggioramento della crisi. La Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc) è pronta a offrire stretta collaborazione con i medici e il personale sanitario. Secondo Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, questa cooperazione include la possibilità di poter utilizzare le chiese come ospedali in caso di emergenza. Come recentemente affermato in una delle sue prediche, l’Ugcc farà il possibile per impedire che si arrivi al punto in cui i medici siano costretti a decidere chi debba vivere e chi morire a causa della mancanza di strutture sanitarie. Ha poi paragonato la situazione attuale alle giornate di Maidan, quando tutte le parrocchie, le chiese e i monasteri erano aperti come centri medici. “Se necessario, tutte le chiese e i luoghi di culto saranno trasformati in ospedali dove insieme a voi potremo salvare vite umane”, ha detto il leader dell’Ugcc, assicurando il sostegno e la vicinanza della Chiesa ai medici e al personale sanitario dell’Ucraina.