“Abbiamo pregato il Padre Nostro insieme a Papa Francesco e insieme ai cristiani sparsi per il mondo”. Lo ha detto il card. Angelo Comastri, arciprete della basilica vaticana, che oggi ha guidato la recita dell’Angelus e del Rosario, in diretta streaming dalla basilica di San Pietro, subito dopo la recita del Padre Nostro guidata da Papa Francesco, in contemporanea con i capi e i fedeli delle Chiese cristiane. Come il Padre Nostro è la preghiera “decisiva” per i cristiani, così il “sì” di Maria dopo l’Annunciazione “è il momento decisivo della vita di Maria che è anche il momento decisivo della storia del mondo”, ha commentato il cardinale introducendo l’Angelus. “Noi ci troviamo nello stesso luogo in cui, l’ 8 dicembre 1854, quattro anni prima delle apparizioni di Lourdes, Papa Pio IX proclamò il dogma dell’Immacolata concezione di Maria”, ha sottolineato Comastri, citando un dipinto, contenuto nel Palazzo apostolico, che ritrae il pontefice nel punto esatto, davanti all’altare della Cattedra: “Le cronache del tempo ci raccontano che mentre il Papa pronunciava la definizione del dogma dell’Immacolata, il cielo era denso di nubi, ma improvvisamente le nubi si aprirono e un raggio di luce passò e illuminò il volto del Papa, che si commosse fino alle lacrime”. Poi la recita del Rosario, “la preghiera dei figli che fiduciosamente invocano la Madonna e cercano la sua protezione nel momento del pericolo”, l’’ha definita Comastri. Il primo mistero glorioso, ha proseguito, ci fa contemplare “il giorno meraviglioso della Resurrezione di Gesù, che risorgendo dà inizio a una nuova umanità il cui germe è stato seminato dentro di noi con il battesimo”. “Mentre si consuma il nostro Venerdì Santo, donaci la fede tenace di Maria per credere nella verità della Pasqua”, la preghiera. Nel secondo mistero glorioso contempliamo Gesù Risorto che sale al cielo “e la grande festa, e la vita è il tempo per prepararci a questo incontro”, le parole del cardinale. Il terzo mistero della Gloria ci porta a Gerusalemme, nel cenacolo, dove gli apostoli con Maria stanno pregando e si compie il miracolo della Pentecoste: “Lo Spirito Santo scende sugli apostoli e li riempie di luce e di forza per essere missionari nel mondo. E quello spirito discende sulla Chiesa, perché la Chiesa vive continuamente nella Pentecoste”, ha commentato Comastri. Il quarto mistero glorioso ci presenta Maria Assunta in cielo, in anima e corpo: “In lei si compiono pienamente parole Magnificat: Dio rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili”. Al termine della recita del Rosario, l’’invocazione a San Michele Arcangelo, affinché ci liberi “da tutti gli spiriti maligni che si aggirano nel mondo”.