“L’eccidio delle Fosse Ardeatine è una delle pagine più dolorose della nostra storia recente. Il 24 marzo 1944 trecentotrentacinque persone inermi furono fucilate senza pietà dai tedeschi, con l’ausilio delle forze di polizia fasciste per rappresaglia contro un attentato partigiano in via Rasella: uno scempio disumano che ha lasciato una profonda ferita nella memoria collettiva del nostro Paese”. Così il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, in occasione del 76° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.
“Dobbiamo ricordare sempre quella barbarie, quale monito costante a tenere sempre alta l’attenzione contro ogni rigurgito di razzismo, di intolleranza, di odio e di discriminazione, radice comune dei crimini più efferati contro l’umanità”, sottolinea la terza carica dello Stato, rilevando come “ricordare e trasmettere ai giovani il senso di orrore e di ingiustizia per i tanti episodi della violenza nazifascista è un doveroso omaggio nei confronti delle vittime e anche un compito civile non negoziabile”. “Ed è, soprattutto, un modo – evidenzia Fico – per non smarrire le coordinate della nostra identità, nazionale ed europea: le ragioni della solidarietà, del rispetto, della giustizia e della responsabilità civile che ci aiutano a mantenere solide, anche nei momenti più avversi e più difficili, le fondamenta della nostra democrazia e dello Stato di diritto”. “Sono questi – conclude il presidente della Camera – i valori che ancora oggi ci tengono saldi e ci danno gli strumenti per affrontare l’emergenza sanitaria in cui si trova oggi il nostro Paese”.