“Se in Italia il Coronavirus sta provocando la più grave emergenza sanitaria ed economica dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, non riusciamo davvero a immaginare le conseguenze del contagio in un Paese distrutto e poverissimo come lo Yemen”. Lo afferma Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia, ricordando la situazione di un Paese “così duramente colpito” dalla guerra, in cui cresce oggi l’allarme per la diffusione del Covid19 al punto che l’Oms ha da poco attivato un numero verde per informare la popolazione yemenita sull’emergenza, predisponendosi a mandare aiuti immediati. “Qui solo il 50% delle strutture sanitarie sono in funzione, gli ospedali continuano a essere bombardati, l’80% della popolazione non ha quasi nulla, si contano milioni di sfollati e si sono già registrati oltre 2,3 milioni di casi di colera – aggiunge Pezzati -. Se la nuova pandemia da Covid 19 colpisse il Paese gli effetti sarebbero devastanti e si potrebbe verificare una crescita esponenziale di casi, che andrebbero a sommarsi a quelli di colera che già riguardano milioni di persone”. In quest’ottica Oxfam, seguendo le indicazioni dell’Oms e del ministero della Salute yemenita, si sta preparando a formare i volontari e il personale sanitario locale sulle norme da trasmettere alla popolazione per prevenire il contagio da Covid-19.
Riferendo della situazione attuale, l’ong segnala che, in questo momento, “i collegamenti aerei sono sospesi, limitando fortemente gli ingressi e la possibilità di circolazione degli operatori umanitari al lavoro per soccorrere la popolazione”. “Con metà delle strutture sanitarie distrutte o inservibili, anche quelle in funzione necessitano di medicine, macchinari e personale”.